Ecco il comunicato ripreso dal sito WEB della Regione Marche:
«Il riconoscimento della macroregione adriatica di cui le Marche fanno parte sara` l'obiettivo strategico principale da perseguire per riuscire a imporre all'attenzione e al sostegno finanziario dell'Unione Europea un'area strategica come quella del Sud Est europeo. E' infatti proprio attorno al bacino adriatico che insistono le maggiori sfide economiche, produttive, sociali dell'immediato futuro. Con tale preciso impegno il Presidente Gian Mario Spacca ha presentato la prossima riunione del 5 maggio nella sede della Cittadella tra gli otto ministri degli esteri dell'Istituto Adriatico Ionico che, chiudendo l'anno di presidenza italiana, si accinge a fare il suo primo importante bilancio strategico. 'Sara` una celebrazione di quanto fatto dal Segretariato al debutto nella sua sede dorica, ma anche un incontro operativo per rilanciare le nostre intenzioni, che saranno portate avanti dalla presidenza montenegrina'. Una data che servira` ' ha ribadito fra l'altro l'ambasciatore Grafini alla presenza dei presidenti della Camera di Commercio di Ancona Giampieri e della Fiera Internazionale della Pesca Merlonghi ' a celebrare i 10 anni del Forum Adriatico e i 70 della Fiera della Pesca, ma soprattutto i 10 trascorsi dalla Carta di Ancona con l'avvio di quelle 'buone pratiche' che hanno visto assegnare la sede del Segretariato permanente dell'IAI proprio a questa citta`, rafforzando ' come ha sottolineato Spacca - la sua vocazione a Porta dell'Est. 'Terminata la fase di spinta dal basso ' ha detto Spacca ' fra enti locali e citta` dell'Adriatico per istituire e avviare il Segretariato, che ha prodotto una serie di interventi di sostegno comunitario (come dal Programma Interreg) in diverse direzioni, dalla Sanita` ai Servizi sociali, dall'agricoltura alla gestione del territorio e all'urbanistica, fino al Turismo e alle piccole imprese, oggi dobbiamo insistere per avere riconosciuto il ruolo di macroregione'. Una formalizzazione che ci spetta nel momento in cui l'Adriatico diventa sempre piu` il luogo critico dell'economia europea e nel momento in cui la Russia, che fa parte dell'unica macroregione finora riconosciuta, quella del Baltico, ha piu` volte ribadito che non entrera` mai nella UE. .»
Leggi IAI, SPACCA: "ORA VOGLIAMO LA MACROREGIONE ADRIATICA"
«Il riconoscimento della macroregione adriatica di cui le Marche fanno parte sara` l'obiettivo strategico principale da perseguire per riuscire a imporre all'attenzione e al sostegno finanziario dell'Unione Europea un'area strategica come quella del Sud Est europeo. E' infatti proprio attorno al bacino adriatico che insistono le maggiori sfide economiche, produttive, sociali dell'immediato futuro. Con tale preciso impegno il Presidente Gian Mario Spacca ha presentato la prossima riunione del 5 maggio nella sede della Cittadella tra gli otto ministri degli esteri dell'Istituto Adriatico Ionico che, chiudendo l'anno di presidenza italiana, si accinge a fare il suo primo importante bilancio strategico. 'Sara` una celebrazione di quanto fatto dal Segretariato al debutto nella sua sede dorica, ma anche un incontro operativo per rilanciare le nostre intenzioni, che saranno portate avanti dalla presidenza montenegrina'. Una data che servira` ' ha ribadito fra l'altro l'ambasciatore Grafini alla presenza dei presidenti della Camera di Commercio di Ancona Giampieri e della Fiera Internazionale della Pesca Merlonghi ' a celebrare i 10 anni del Forum Adriatico e i 70 della Fiera della Pesca, ma soprattutto i 10 trascorsi dalla Carta di Ancona con l'avvio di quelle 'buone pratiche' che hanno visto assegnare la sede del Segretariato permanente dell'IAI proprio a questa citta`, rafforzando ' come ha sottolineato Spacca - la sua vocazione a Porta dell'Est. 'Terminata la fase di spinta dal basso ' ha detto Spacca ' fra enti locali e citta` dell'Adriatico per istituire e avviare il Segretariato, che ha prodotto una serie di interventi di sostegno comunitario (come dal Programma Interreg) in diverse direzioni, dalla Sanita` ai Servizi sociali, dall'agricoltura alla gestione del territorio e all'urbanistica, fino al Turismo e alle piccole imprese, oggi dobbiamo insistere per avere riconosciuto il ruolo di macroregione'. Una formalizzazione che ci spetta nel momento in cui l'Adriatico diventa sempre piu` il luogo critico dell'economia europea e nel momento in cui la Russia, che fa parte dell'unica macroregione finora riconosciuta, quella del Baltico, ha piu` volte ribadito che non entrera` mai nella UE. .»
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